IL MICROBIOTA E I COSMETICI, QUALE FUTURO
Un tema attualmente “sulla pelle di tutti” è il microbiota cutaneo. Come prima considerazione va posta la questione del significato della terminologia: il microbiota è quell’insieme di microrganismi che vivono sulla superficie cutanea senza danneggiarla (un tempo definito “flora cutanea”) mentre il microbioma è definibile come il patrimonio genetico posseduto dal microbiota stesso, ovvero dei geni che quest’ultimo è in grado di esprimere.
La pelle umana contiene una popolazione abbondante e diversificata di organismi microbici, molti dei quali popolano le strutture follicolari della pelle e convivono pacificamente con il loro ospite. Recenti studi hanno dimostrato l’importante ruolo del sito anatomico della pelle, del genere, dell'età e del sistema immunitario nel modellare l'ecosistema cutaneo. Alterazioni delle “comunità microbiche” sono state associate ad una serie di disturbi ed alterazioni della pelle, probabilmente contribuendo alla loro insorgenza ed evoluzione. Anche fattori endogeni dell’ospite e fattori ambientali esogeni determinano la variabilità dall’ecologia della superficie cutanea.
Alla luce di queste nuove scoperte anche la scienza cosmetologica potrà approcciare ad un uso più selettivo dei trattamenti cosmetici, personalizzando il consiglio su quali prodotti saranno più idonei a livello individuale nelle diverse aree cutanee.
TORNARE AL SOLE IN SICUREZZA
Lockdown e confinamento post fase 1 sono almeno per ora superati ed è ora necessario guardare coscienziosamente al futuro per stabilire comportamenti, abitudini e stili di vita sani, anche per la pelle. Come “effetto rebound” questo periodo di quarantena ha senza dubbio scatenato un desiderio, spesso sconsiderato, di giornate all’aria aperta, al mare, in campagna o in città, per godere i benefici del primo sole estivo che, sì scalda, ma induce anche scottature.
“Organo cute” ed esposizione solare hanno da sempre un rapporto complicato e fortemente contrastato: rischi o benefici del sole? Fotoprotezione sì o fotoprotezione no? Se sì, perché auspicabile, come?
OLTRE I 26 ALLERGENI?
Il prodotto cosmetico è il “leader” della beauty routine quotidiana ed ha nel tempo ottenuto una notevole rilevanza anche come coadiuvante del trattamento dermatologico. È proprio per questo che uno dei fondamentali aspetti considerati dalla normativa europea è quello della sicurezza. Il principio fondamentale della norma comunitaria si basa sul concetto che i prodotti cosmetici devono essere sicuri e non devono (o meglio, non dovrebbero) causare alcun danno alla salute umana se utilizzati nelle loro normali o ragionevolmente prevedibili condizioni d’uso (art. 3 del Regolamento 1223/2009).
I progressi sulla tollerabilità del cosmetico sono stati negli anni consistenti: sono in aumento le sostanze inserite nell’allegato II del Regolamento 1223/2009 (vietate all’uso) e tutti gli altri allegati sono in costante aggiornamento tecnico.
In merito al monitoraggio della sicurezza, lo stesso Regolamento ha inoltre introdotto procedure di “cosmeto-sorveglianza” e “cosmeto-vigilanza” per il controllo da parte delle autorità competenti all’interno del mercato e per la segnalazione sugli effetti indesiderabili e degli effetti indesiderabili gravi.
È plausibile ed auspicabile escludere fin dalla formulazione dei prodotti cosmetici i principali e più noti ingredienti “problematici”, tra cui ovviamente i potenziali allergeni (i famosi per ora 26), a partire quindi dagli degli studi pre-clinici di valutazione della sicurezza.
ATTIVITÀ DELL’ISTUTO DI AUTODISCIPLINA PUBBLICITARIA (IAP) E DELL’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO (AGCM) NEL SETTORE COSMETICO
La pubblicità è l’anima del commercio, ma alla base dovrebbero sempre esserci etica e correttezza.
L’obiettivo principale di chi vende (cosmetici e non) è ovviamente l’utile aziendale, ma non è accettabile ricorrere a condotte non proprio oneste o addirittura sleali, anche mirate a ledere la concorrenza. Naturalmente non tutte le pubblicità sono scorrette né tantomeno la maggioranza delle aziende cade in questa tentazione, ma il fenomeno esiste, è in aumento e va monitorato.
Specialmente l’avvento e la crescita dell’e-commerce ha reso la scorrettezza delle informazioni sul prodotto in vendita, un problema da cui doversi difendere a livello globale.
Pubblicizzare prodotti cosmetici “miracolosi”, cui vengono attribuite azioni che non hanno o non possono avere, che garantiscono risultati eccezionali (talvolta equiparati a trattamenti medici o farmaceutici), magari in tempi brevissimi, sono alcuni degli esempi di pubblicità ingannevole e fuorviante di cui il consumatore finale può essere facilmente vittima inconsapevole. I cosmetici sono senza dubbio tra le categorie merceologiche più soggette a false promesse e risultati impossibili, il più delle volte frutto della troppa fantasia del marketing e non sempre di prove scientifiche concrete.
“LE NOSTRE MANI AI TEMPI DEL COVID-19: PROTAGONISTE INCONSAPEVOLI”
Redazione AIDECO
Natural1, giugno 2020, pg 34
AIDECO spiega come detergere igienizzare e proteggere la pelle delle mani, diversa dal resto del corpo.
Vale sempre, ma soprattutto in questo periodo, così diverso dalla normalità. Pandemia da coronavirus e sembra ormai superfluo ricordare quanto sia essenziale lavare le mani. Una delle forme primarie e importanti di prevenzione delle infezioni batteriche, micotiche o virali, purtroppo come di quella che stiamo vivendo,è proprio l’igiene.
E ORA MI MUOVO
Fare sport fa bene. "Il movimento attiva la circolazione, ossigena i tessuti, stimola il metabolismo e il ricambio cellulare, e favorisce la produzione di nuove fibre elastiche.
AIDECO, NASCE LA PARTNERSHIP CON ROMA INTERNATIONAL ESTETICA 2020
Roma, 1 – 3 febbraio 2020
AIDECO - Associazione Italiana di Dermatologia e Cosmetologia – parteciperà con i suoi esperti alla 13esima edizione della manifestazione “Roma International Estetica 2020”, fiera professionale dell’estetica e del benessere dedicata a tutti gli operatori del settore, in agenda dal 1 al 3 febbraio 2020 alla Fiera di Roma.