Guida comportamentale design – rivisitazione del packaging attraverso la scienza del comportamento

Guida comportamentale design – rivisitazione del packaging attraverso la scienza del comportamento 1500 550 Aideco
rivisitazione packaging
Tekno scienze

Behaviourally driven design – reimagining packaging with behavioural science

H&PC Today – Household and Personal Care Today – vol. 14(3) May/June 2019

MICHELLE NIEDZIELA

Non importa quale sia il prodotto (cosmetici, prodotti di personal care, prodotti home care, alimenti, etc.), la confezione è universale e la prima, probabilmente la più importante, comunicazione verso il consumatore.

Indipendentemente dal fatto che si faccia parte del marketing o della ricerca e sviluppo, ci si dovrebbe preoccupare di come i prodotti sono confezionati. Il packaging da solo può influenzare la percezione del consumatore circa il prodotto ed il brand ed influenzare le decisioni di acquisto. Il packaging include la visione del prodotto, tanto che i consumatori possano valutare il prodotto stesso, i messaggi e le informazioni sul brand che maggiormente attirano la loro l’attenzione, e persino l’avere un design sostenibile e rispettoso dell’ambiente per le proprie scelte etiche.

L’importanza di questa prima comunicazione

È chiaro che il packaging e l’etichettatura sono essenziali per l’identificazione e la comprensione del prodotto.

Forniscono infatti ai clienti informazioni importanti, come gli ingredienti, i dati nutrizionali, il volume o le date di scadenza. Ma svolgono anche un ruolo fondamentale nel marketing, migliorando l’aspetto del bene di consumo ed influenzando la percezione del consumatore.

Un’esperienza indimenticabile con un packaging può sollecitare i clienti all’acquisto…ed al riacquisto.

Le comunicazioni attraverso il packaging creano una relazione con il consumatore attraverso contenuti funzionali ed emozionali. Il tipo di materiale utilizzato, i colori visualizzati e le immagini riportate possono influenzare l’umore del consumatore e suggerire sia il valore che la funzione del prodotto. Inoltre il packaging “può connettersi” al consumatore, attraverso l’attivazione del riconoscimento dei marchi (si pensi ad esempio alla tazza di caffè “Starbucks”), differenziandolo dalla concorrenza.

 

Link dell’articolo originale: https://www.teknoscienze.com/tks_article/behaviourally-driven-design-reimagining-packaging-with-behavioural-science/?utm_medium=email&utm_campaign=HPC&utm_source=2019_05_29_TOC_HPC3

Luglio 2019