Cose da non credere

Cose da non credere 600 303 Aideco

Il 19 maggio 2016 si è svolta  a Roma la quarta edizione di “Cose da non credere”, l’evento promosso dall’Unione Nazionale Consumatori e dedicato al tema della consapevolezza dei consumatori.

Come da tradizione ad una fase dedicata ai tavoli di lavoro (web, energia, food, salute e benessere) è seguita la sessione plenaria aperta al pubblico.

Di qui l’idea di Massimiliano Dona segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, di costruire un evento nel quale, muovendo proprio dalle “cose da non credere” che popolano il mercato, produrre un’agenda di azioni da sottoporre alle Istituzioni con l’intento di sgombrare il campo da equivoci e luoghi comuni per costruire un dialogo tra imprese, consumatori e Istituzioni.

Anche Aideco, in ossequio al suo mandato istituzionale di associazione  professionale e scientifica di dermatologi e cosmetologi, ma anche di fondamentale canale di informazioni utili al consumatore, ha raccolto con piacere l’invito all’evento con la partecipazione del Prof. Leonardo Celleno al tavolo di lavoro in  materia di Salute e Benessere.

Al tavolo, diviso in due gruppi  moderati rispettivamente dalla  Dott.ssa  Paola Vinciguerra e dal Dott. Federico Mereta, sono state proposte tematiche di grande interesse ed attualità. La prima inerente alle nuove tecnologie in materia di Benessere: siamo sicuri che il sempre più frequente ricorso alla tecnologia (le health app per esempio) siano di effettivo aiuto per la salute dei consumatore o, piuttosto, non diventino strumenti invasivi della privacy e delle abitudini dello stesso, a vantaggio di imprese che operano nel mercato?

O, ancora: dato il crescente interesse da parte del consumatore per prodotti destinati alla salute e alla bellezza, come renderlo sempre più consapevole in merito agli standard qualitativi di tali prodotti? Attraverso quali canali si può raggiungere l’obiettivo di una  informazione sicura e veritiera?

A questi quesiti gli esperti presenti – docenti, rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di impresa, medici e aziende produttrici del settore – hanno cercato di dare risposta, in un dibattito reso più vivace dalla presenza di un gruppo di studenti del Corso di Gestione d’Etica d’Impresa, dell’Università di Roma Tre.

Alle argute domande sollevate dagli studenti su come aiutare il consumatore ad orientarsi in una giungla di siti web, app e tutorial più o meno seri, è stato risposto in maniera netta e precisa.

“Non bisogna confondere la Tecnologia con la Scienza” ha affermato il Prof. Celleno, Presidente di AIDECO, “Il supporto degli esperti resta imprescindibile, intendendo con il termine esperti quanti hanno l’effettiva preparazione scientifica ed esperienza, necessarie a vigilare efficacemente, dando sostegno alle associazioni, scientifiche o dei consumatori, alle autorità di vigilanza, ma anche alle tante imprese che lavorano con serietà nel campo della Salute e del Benessere.”.

Anche AIDECO, che quale compito istituzionale primario comprende la tutela del consumatore nella giungla della comunicazione (soprattutto nel settore cosmetico), è impegnata in questo difficile ma stimolante obiettivo.