Silice in nanoforma, silice idratata e silici modificate in superficie

Silice in nanoforma, silice idratata e silici modificate in superficie 150 150 Aideco

SCCS/1545/15 – 20 Marzo 2015 – revisione di 29 Settembre 2015

a cura del dr. Qasim Chaudhry, vicepresidente del comitato scientifico della sicurezza dei consumatori e presidente del gruppo di lavoro sui nanomateriali nei prodotti cosmetici

Recentemente la Commissione europea ha chiesto al comitato scientifico indipendente della sicurezza dei consumatori (CSSC) di formulare un parere sulla sicurezza della silice in nanoforma, della silice idratata e delle silici modificate in superficie, come la silica silylate e la silica dimethyl silylate. Questi nanomateriali vengono utilizzati in prodotti cosmetici da applicare o sciacquare per capelli, pelle, labbra, viso e unghie.

 La Commissione si rivolge al CSSC quando emergono rischi per la salute e sicurezza in generi di consumo non alimentare, tra cui cosmetici e altri ingredienti. L’uso dei nanomateriali nei prodotti cosmetici è disciplinato dall’UE e tutte le industrie cosmetiche sono tenute a informare la Commissione sei mesi prima di immetttere qualsiasi prodotto contenente nanomateriali sul mercato.

La Commissione può invitare il CSSC a fornire un parere scientifico su una valutazione del rischio quando ha ricevuto una notifica riguardante un particolare ingrediente che potrebbe avere effetti nocivi sulla salute e per il quale non è stata condotta un’adeguata valutazione del rischio. 

È quanto è avvenuto in questo caso: sono pervenute complessivamente 172 notifiche per prodotti contenenti uno o più dei quattro tipi di silice in nanoforma. 

Conformemente al proprio mandato il CSSC ha esaminato i dati forniti dalle imprese, nonché i corrispondenti studi scientifici pubblicati in lingua inglese da altri comitati. Al termine di questo esame approfondito, nel parere del marzo 2015, pubblicato online, il CSSC ha concluso che non vi sono prove secondo cui la silice in nanoforma penetri nella pelle o sia tossica, ma anche – aspetto altrettanto importante – che non sono state fornite prove sufficienti per escludere del tutto questa possibilità.  

Servono ulteriori dati specifici, specie sulla penetrazione nel derma dei diversi tipi di silice utilizzati per i prodotti cosmetici, soprattutto in presenza di ferite o abrasioni, nonché sulla tossicità sistemica potenziale della silice prima che questi prodotti possano essere considerati sicuri o meno. 

Inoltre, alcuni studi su un tipo di nanosilice diverso da quello utilizzato nei cosmetici hanno evidenziato potenziali effetti genotossici. Per cui servono ulteriori ricerche per escludere la possibilità che i tipi di nanosilice utilizzati per i cosmetici abbiano lo stesso effetto, se assorbiti dalle cellule.

La Commissione europea continuerà ad essere vigile per quanto riguarda la tutela della salute dei consumatori e a seguire ogni nuovo sviluppo nell’uso di ingredienti chimici o nanomateriali nei generi di consumo. Se dovessero emergere nuove prove, il CSSC provvederà a riesaminare la sicurezza della silice in nanoforma e a pubblicare un nuovo parere.

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