Ultimi aggiornamenti dall’UE sull’utilizzo del Diethylamino Hydroxybenzoyl Hexyl Benzoate        

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SCCS/1678/25 – Scientific Advice – Versione preliminare del 14 febbraio 2025

Il Diethylamino Hydroxybenzoyl Hexyl Benzoate (DHHB) (CAS/EC N°302776-68-7/443-860-6) è il nome INCI del composto chimico “benzoic acid, 2-[4-(diethylamino) -2-idrossibenzoil] -, hexylester”. Attualmente disciplinato dal Regolamento sui prodotti cosmetici (CE) n°1223/2009 come filtro UV (voce 28 dell’allegato VI), è un composto organico apprezzato per le sue proprietà di assorbimento dei raggi UV (in particolare radiazioni UVA), dall’eccellente fotostabilità e compatibilità con altri filtri UV e ingredienti cosmetici. È impiegato, quindi, in molte formulazioni cosmetiche quali creme solari, idratanti, fondotinta e altri prodotti per la pelle e per il make-up.

Nel 2024, le autorità tedesche BfR (Bundesinstitut für Risikobewertung – Istituto Federale per la Valutazione dei Rischi)hanno informato la Commissione Europea in merito al rilevamento di un prodotto di degradazione di un plastificante, il mono-n-hexylphthalate (MnHexP), in campioni di urina di bambini, in seguito al possibile utilizzo di filtri solari. Questa sostanza potrebbe derivare dal di-n-hexyl phthalate  (DnHexP), un ingrediente già vietato nei cosmetici (voce 1559 dell’allegato II del Regolamento 1223/2009) ma che potrebbe contaminare il DHHB durante la produzione.

Secondo il BfR, i prodotti cosmetici con DHHB contaminato da DnHexP rappresentano un rischio molto basso per i consumatori. Tuttavia, la rimozione del DnHexP dal DHHB è tecnicamente possibile ma richiede speciali processi di fabbricazione e purificazione per garantire la minima presenza di questo ftalato.

Alla luce dei dati forniti,l’SCCS (Comitato Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori) ha stabilito un limite massimo sicuro dello 0,026% (260 ppm) di DnHexP come contaminante inevitabile nel DHHB quando utilizzato fino al 10% nei cosmetici (concentrazione massima consentita). Inoltre, considerando che i livelli di questa impurità possono essere ridotti fino a 1 ppm (dato BfR), l’SCCS raccomanda questo valore come obiettivo per il livello massimo del DnHexP come contaminante inevitabile nel DHHB.

Per saperne di più: https://health.ec.europa.eu/document/download/0bb2a0be-ba7c-4a1f-96df-d57d18c1316f_en?filename=sccs_o_299.pdf  

⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀Redazione AIDECO
⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀In collaborazione con la Dr.ssa B. Basso, cosmetologa