Igiene intima

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III PARTE: Detersione intima

DETERSIONE INTIMA DELLA DONNA IN ETA’ FERTILE

In base alle considerazioni sopra esposte, un detergente appropriato per la detersione intima della donna in età fertile  deve  rispettare l’acidità naturale dell’ambiente vaginale, e quindi possedere un pH acido che non solo rispetti, ma anche mantenga il pH fisiologico del canale vaginale. I comuni saponi non sono indicati per l’igiene intima, poiché non hanno un pH adeguato (sono infatti alcalini). In genere, il pH dei prodotti in commercio indirizzati alla donna in età fertile hanno un pH con valore compreso tra 3.5 e 5.5. I prodotti per l’igiene intima in commercio sono inoltre spesso addizionati di acido lattico, presente naturalmente in vagina, e di estratti vegetali; fra questi, malva, tiglio e camomilla per le proprietà lenitive e addolcenti, mentolo ed eucaliptolo per le proprietà rinfrescanti, aloe ed amamelide per le proprietà emollienti e idratanti, salvia e timo per le proprietà blandamente antisettiche. L’ampio assortimento di prodotti disponibili consente di scegliere quelli più adatti alle singole esigenze. Così, ad esempio, alcuni detergenti contengono sostanze come il triclosan e il polivinilpirrolidone-iodio, in grado di liberare cloro e iodio e svolgere quindi un’azione antibatterica. Quest’ultimi vanno utilizzati preferenzialmente quando è richiesta un’azione antisettica (se, ad esempio, sono in corso infezioni).

DETERSIONE INTIMA DELLA DONNA IN MENOPAUSA

Si calcola che mediamente l’aspettativa di vita dopo l’ultima mestruazione (cioè il periodo detto ‘menopausa’) si estende dai 30 ai 40 anni. In ordine alle caratteristiche fisiologiche dell’apparato genitale, questa fase della vita è caratterizzata da uno stato di carenza ormonale che provoca le seguenti condizioni:

  • lo stato trofico (ovvero lo spessore, l’elasticità e la condizione nutrizionale) della mucosa genitale è fortemente diminuito rispetto a ciò che era durante la vita fertile;
  • la mucosa stessa, per la diminuzione del livello di estrogeni, può essere spesso poco idratata ed avere una organizzazione irregolare delle cellule che la costituiscono; in tale condizione le terminazioni nervose sensitive sono più sensibili agli stimoli irritativi e possono determinare disturbi soggettivi come il prurito o il bruciore o altro;
  • non è più presente il Lattobacillo di Döderlein, pertanto non si verifica più sintesi di acido lattico e conseguentemente viene a cessare un valido presidio autonomo di difesa anti-infettiva (lo stato acido della mucosa)
  • anche la lubrificazione si fa scarsa provocando secchezza, irritazioni locali, bruciori e prurito.

Questa complessa situazione è stabile nel tempo, anzi tende ad aggravarsi con il procedere dell’età. L’igiene intima ha un significato generale nella vita ed il suo effetto più importante è la prevenzione di malattie di diversa natura, segnatamente di quelle a causalità infettiva. E’ ben vero che l’igiene dovrebbe essere per ciascuno una connotazione mentale e comportamentale, ma è altrettanto vero che essa si realizza in pratica con la detersione: il concetto della necessità e del piacere di lavarsi. La capacità di detergere che ha un qualunque prodotto per l’igiene intima, deriva dalla sua tensioattività ovvero dalla proprietà di solubilizzare e di asportare da una superficie corporea ciò che si ritiene utile di allontanare, senza ledere la struttura della mucosa. Nel caso specifico dell’età post-menopausale l’igiene ed il trattamento dei piccoli disturbi che possono insorgere secondo quanto è stato detto precedentemente debbono essere realizzati tenendo conto della condizione fisiologica di questa età. I prodotti per l’igiene intima nell’età climaterica dunque dovrebbero presentare le seguenti ed auspicabili caratteristiche:

  • la tensioattività non deve essere troppo marcata per il rischio che si presenterebbe in tale caso di ledere le delicate connessioni fra le cellule della mucosa;
  • il prodotto non deve essere troppo profumato per la possibilità di indurre sensibilizzazioni allergiche;
  • la condizione dello stato acido deve essere compatibile con quello presente nella mucosa genitale: tensioattività delicata, profumo appena accennato, valore di pH compatibile con quello della mucosa (6-7).

Il prodotto detergente può essere arricchito con i cosiddetti ‘fitoestrogeni’, come gli isoflavoni, cioè molecole naturali di origine vegetale capaci di interagire con i recettori per gli estrogeni presenti nel nostro organismo. Pur avendo una struttura chimica diversa dagli ormoni naturali femminili, queste molecole possono svolgere una blanda attività estrogenica e per questo motivo vengono considerati dei fitoestrogeni.Possono inoltre essere abbinati gel o creme umettanti per la mucosa vaginale; questi prodotti sono a base di sostanze idratanti arricchite con estratti di aloe, camomilla, calendula o timo a cui si attribuiscono proprietà emollienti, lenitive e dermoprotettive. Possono essere utilizzati anche gli estratti vegetali di elicriso e di salicaria, che esercitano un effetto trofico e riepitelizzante della mucosa, ovvero pongono rimedio all’atrofia che tende a disepitelizzare la mucosa stessa. L’acido ialuronico, una sostanza presente fisiologicamente nei tessuti, può essere utilizzato per esaltare le proprietà idratanti di questi prodotti, oltre che per consentire un’applicazione regolare ed uniforme (proprietà filmogena).

DETERSIONE INTIMA IN ETA’ PREPUBERE

Nella bambina in età prepubere, mancando la sintesi degli ormoni estrogeni, non vi è produzione di glicogeno, i lattobacilli non sono presenti e quindi non si ha produzione di acido lattico: il pH vaginale è circa neutro.  Le difese autonome della vagina si abbassano notevolmente e quindi il rischio d’infezioni è alto, perciò è importante educare la giovane sin da piccola a eseguire una corretta igiene intima. Il detergente intimo in questa fase deve avere una pH neutro ( circa 7) o leggermente acido (fino a 5.5), in quanto un prodotto più acido provocherebbe bruciore e irritazione; è quindi sbagliato usare per la bambina lo stesso prodotto per l’igiene intima utilizzato dalla mamma.E’ altresì vero che sono disponibili in commercio detergenti intimi per bambine e pre-adolescenti (dai 4 ai 12 anni) con formulazioni a pH acido (3.5- 4.5); in questi casi è specificata l’attività contrastante la proliferazione di batteri e funghi o, più vagamente, essi risultano indicati per la prevenzione e il trattamento di piccoli fastidi quali prurito, arrossamenti, bruciori. In realtà, in condizioni di normalità, non è necessario l’utilizzo di detergenti acidi fino alla pubertà. Le stesse considerazioni possono essere applicate per il bambino in età prepubere, per il quale è indicato un detergente intimo a pH neutro o leggermente acido.

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Author: Gigas_aideco