Pomodoro…non solo in tavola!

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pomodori non solo a tavola

Diversi studi e ricerche hanno evidenziato a più riprese l’importanza di inserire nella dieta un abbondante consumo di frutta e ortaggi, al fine di preservare la salute ed il benessere fisico, prevenendo così l’insorgenza di malattie cardiovascolari e di alcune forme tumorali.

Negli ultimi anni una grande attenzione è stata rivolta al pomodoro, alimento fondamentale della dieta mediterranea e, da sempre, presente nelle nostre tavole in quanto fonte principale di “licopene”, una sostanza antiossidante che appartiene alla famiglia dei carotenoidi.

Nel pomodoro la maggior quota di licopene è localizzata nella parte più esterna del mesocarpo (parte mediana della parete del frutto, interposta tra l’epicarpo, ovvero la buccia, e l’endocarpo, la porzione più interna).Chimicamente è definito come carotenoide aciclico lineare, caratterizzato da undici doppi legami coniugati, non provitamina A, ovvero non trasformato nell’organismo in vitamina A. In natura (per l’alimentazione nella frutta e nella verdura fresca) si trova sotto forma strutturale di isomeri “trans”.

 

Con il riscaldamento (ad esempio con la cottura dell’alimento) la sua struttura si modifica verso isomeri di tipo “cis”, i quali sembrano essere maggiormente biodisponibili. Inoltre nell’uomo la biodisponibilità del licopene è fortemente correlata alla presenza di altre frazioni lipidiche introitate a livello alimentare, in correlazione all’estrazione dei carotenoidi i generale dalla fase acquosa con formazione di micelle miste.

Numerosi studi hanno dimostrato come questa sostanza sia in grado di svolgere un ruolo benefico per la salute umana soprattutto contro le malattie cardiovascolari ed il cancro.Molteplici sono i meccanismi implicati nei suoi effetti benefici, tra cui l’abilità di fungere da agente antiossidante, incrementare la comunicazione intercellulare, inibire la mutagenesi e l’infiammazione, inibire la proliferazione delle cellule tumorali, indurre l’apoptosi e migliorare la risposta immunologica.

Come è stato possibile osservare, le attività biologiche del licopene sono molteplici ma soprattutto dovute alla propria caratteristica chimico-fisica in grado di conferire alla molecola spiccate capacità antiossidanti.È proprio grazie a questa spiccata attività (circa 2 volte superiore rispetto al beta-carotene e 10 volte al tocoferolo, ovvero vitamina E), che questa sostanza è entrata frequentemente a far parte della nitrita schiera degli ingredienti ad uso cosmetico (INCI: LYCOPENE).

Come premesso, studi recenti hanno evidenziato l’attività antiossidante del licopene, sia attraverso integrazione sistemica checon applicazione topica. Infatti in tutte quelle alterazioni della cute causate da un eccesso di radicali liberi, soprattutto basati sull’ossigeno, come durante l’invecchiamento cutaneo precoce(in particolare in quello foto-indotto, ovvero determinato da eccessiva esposizione alle radiazioni solari UVA ed UVB), questa sostanza ha dimostrato una valida attività di prevenzione dei danni indotti dalle molecole ossidanti.Inoltre la sua attività antiradicalica si è dimostrata molto utile per chi affetto da tabagismo.

L’invecchiamento precoce della cute rappresentauno dei segnali più certi della presenza di uno stress ossidativo, come quello indotto dal fumo di sigaretta che promuove la formazione di elevati livelli di specie reattive dell’ossigeno, causando nel nei fumatori la cosiddetta “smokers face”, caratterizzata principalmente da micro e macro rugosità, iperpigmentazioni, ispessimento cutaneo e atrofia demica.

L’utilizzo costante di formulazioni cosmetiche a base di licopene può aiutare a contrastare e prevenire tali alterazioni cutanee, assicurando alla pelle un’attività antiaging ad ampio spettro.Affinché il licopene esplichi al meglio la propria attività antiossidante deve essere però inserito nel modo più opportuno nella formulazionein quanto l’utilizzo come ingrediente funzionale è limitato dalle sue specifiche chimico-fisiche: è insolubile in acqua, poco solubile in olio, sensibile alla luce, all’ossigeno ed al calore.

Inoltre la natura fortemente lipofila potrebbeinfluenzare notevolmente la sua capacità di penetrazione transcutanea, rimanendo localizzatopiù agevolmente negli strati più superficiali, in particolar modo nello strato corneo.Liposomi, nanosomi e microemulsioni sono una possibile risposta.

I liposomi (dal greco lipos-grasso e soma-corpo) sono microdispersioni acquose, solitamente di fosfolipidi, ed i più diffusi sono costituiti da vescicole bi-stratificate che possono contenere nella propria concamerazione centrale corpi lipidici, maanche acqua ed altre sostanze idrosolubili. Per le loro caratteristiche intrinseche, consentono di migliorare l’idratazione cornea mentreal contempo incrementano il “cemento lipidico”: tali proprietà permettono di aumentare il livello di assorbimento percutaneo (migliora la performance della “barriera di permeabilità”). Simili ai liposomi sono i nanosomi, costituiti in tal caso da un’unica membrana fosfolipidica in grado di contenere solo componenti lipidici.

Altro uso cosmetico del licopene è determinatodalla propria colorazione (responsabile della pigmentazione del pomodoro) grazie alla quale viene inserito in numerose formulazioni in funzione di colorante naturale, senza dover così ricorrere ad altri coloranti di origine sintetica. Per tale motivo, oltre ad essere identificato nel CosIng come “antiossidante”, questo ingrediente viene regolamentatonell’allegato IV/110 dei coloranti come CI (Color Index) n. 75125, Chemical/IUPAC Name “psi.psi-Carotene; (all-E)-2,6,10,14,19,23,27,31-Octamethyl-2,6,8,10,12,14,16,18,20,22,24,26,30-Dotriacontatridecaene. Questo ingrediente viene utilizzato per la sua colorazione “giallo”.

Ricapitolando, Il licopene è un antiossidante estremamente potente che protegge la pelle dallo stress ossidativo endogeno e dalle sollecitazioni causate dagli inquinanti ambientali. Ha una buona proprietà anti-invecchiamento ed è stato anche dimostrato che potrebbe ridurre il rischio di sviluppare alcune forme di cancro, tra cui quello della pelle1-2

In una prospettiva più ampia, i risultati delle ulteriori ricerche in atto forniranno le basi per una possibile e futura maggiore applicazione (in cosmetica e non solo) del licopene e dei suoi derivati nel controllo di alterazioni cutanee indotte da radicali liberi.