IL MICROBIOTA E I COSMETICI, QUALE FUTURO
Un tema attualmente “sulla pelle di tutti” è il microbiota cutaneo. Come prima considerazione va posta la questione del significato della terminologia: il microbiota è quell’insieme di microrganismi che vivono sulla superficie cutanea senza danneggiarla (un tempo definito “flora cutanea”) mentre il microbioma è definibile come il patrimonio genetico posseduto dal microbiota stesso, ovvero dei geni che quest’ultimo è in grado di esprimere.
La pelle umana contiene una popolazione abbondante e diversificata di organismi microbici, molti dei quali popolano le strutture follicolari della pelle e convivono pacificamente con il loro ospite. Recenti studi hanno dimostrato l’importante ruolo del sito anatomico della pelle, del genere, dell'età e del sistema immunitario nel modellare l'ecosistema cutaneo. Alterazioni delle “comunità microbiche” sono state associate ad una serie di disturbi ed alterazioni della pelle, probabilmente contribuendo alla loro insorgenza ed evoluzione. Anche fattori endogeni dell’ospite e fattori ambientali esogeni determinano la variabilità dall’ecologia della superficie cutanea.
Alla luce di queste nuove scoperte anche la scienza cosmetologica potrà approcciare ad un uso più selettivo dei trattamenti cosmetici, personalizzando il consiglio su quali prodotti saranno più idonei a livello individuale nelle diverse aree cutanee.
INQUINAMENTO E SALUTE DELLA PELLE
L’ambiente in cui viviamo è incessantemente sottoposto a danni di tutti i tipi, in ogni contesto: dell’aria, dell’acqua, del suolo. Purtroppo le civiltà, come le intendiamo ora, hanno tenuto poco conto di una programmazione di buon senso atta ad evitare che il nostro pianeta diventasse un luogo poco vivibile in termini di qualità ambientale.
Il nostro pianeta è sottoposto alla stessa deriva a cui l’umanità responsabile dovrà resistere. L’inquinamento atmosferico non si ridurrà facilmente e non è possibile pertanto separarlo dalla nostra prima difesa nei confronti degli agenti esterni: la nostra pelle.
Inizialmente l’allarme sulle alterazioni che anche la cute è destinata a combattere si è focalizzato molto lentamente, oggi invece la questione si affronta con più serietà.
Le vicende sui disastri ambientali che si susseguono, sono sempre più vicini e più pericolosi. Non solo nei grandi agglomerati orientali (Pechino, Shanghai), ma dietro l’angolo e vicino alle nostre abitazioni. L’Asia non è l’unico continente circondato dal problema, anche l’Europa ed in particolare le grandi città sono fortemente coinvolte nel problema.
IL COMPARTO DELLA COSMETICA CONFERMA L’ANDAMENTO POSITIVO: DATI DEL BEAUTY REPORT 2018
A giugno COSMETICA ITALIA ha presentato a Milano il Beauty Report e il Rapporto Annuale 2018. Questo appuntamento si propone l'obiettivo di mettere a disposizione i dati e le interpretazioni fondamentali che contraddistinguono il settore. Il Rapporto Annuale (alla sua cinquantesima edizione) parte dalla raccolta dei dati e delle statistiche annuali 2017 e ne dettaglia l’analisi, spiegando le dinamiche che caratterizzano l’andamento e proponendo approfondimenti anche in relazione al territorio ed ai canali di distribuzione.
Nel 2017 il comparto ha confermato una notevole dinamica positiva sul piano della produzione e dell’export, i consumatori di prodotti cosmetici sono apparsi di fatto usciti dalla fase di crisi e le imprese cosmetiche sembrano essere protagoniste della ripresa.
Il fatturato è di circa 11 miliardi di euro (10.930 milioni di euro di fatturato), in crescita di circa il 4% (+3,9%) rispetto all'anno scorso, dati questi decisamente superiori agli altri settori dei beni di consumo, un'eccellenza del made in Italy da scoprire numero per numero.
DERMO-COSMETOLOGIA ALL’UNIVERSITÀ: LA PROFESSIONALITÀ È D’OBBLIGO
In attesa della prossima conferma nel Report dell’Associazione Nazionale delle Imprese Cosmetiche sull’ultimo esercizio (il Rapporto Annuale 2018 elabora i dati del 2017), il prodotto cosmetico è da anni ben collocato quale bene di consumo irrinunciabile. Gli operatori di settore assistono e approcciano all’evoluzione della tecnica formulativa, degli ingredienti più innovativi-sicuri-sostenibili, dei nuovi canali di vendita, della trasformazione interna dei punti vendita tradizionali.
Come noto nel 2016 sì è registrato un incremento di oltre il 5% sull’esercizio precedente e le analisi hanno indicato una crescita negli ultimi dieci anni del 30%, oltre che il raddoppio dell’export del Made in Italy.
Mentre il consumatore è focalizzato a trovare equilibrio tra la propria disponibilità economica ed una sempre maggior attenzione al proprio benessere, gli operatori professionali di tutta la filiera cosmetica (dalla Ricerca e Sviluppo, al Marketing, alla Produzione, al Controllo Qualità, alla Area Vendita, al Counseling) devono essere sempre più qualificati. Aggiornamento costante, corsi di formazione ed un punto di partenza universitario per operare nel settore ad ogni livello. L’improvvisazione non ha più spazio nella scienza cosmetologica.